AUTcamp 2023

Siamo ormai giunti alla quinta edizione di AUTcamp, sesta se teniamo conto anche del suo predecessore Antropologi su Marte sempre ideato da Roberto Mastropasqua, e alla terza ospitata da Sapienza Università di Roma.

Anche quest’anno le tematiche degli interventi sono stimolanti e interessanti. Si parlerà di ADHD, ricerca, autodiagnosi, disabilità, università, sguardi critici all’epidemiologia dell’autismo, arte, commedia, mediazione neuroculturale, filosofia e pinguinanza!

Su Facebook abbiamo raccontato a puntate i contenuti degli interventi e le persone che illustreranno ad AUTcamp. Riproponiamo qui la lista completa con gli orari degli interventi di sabato 7 e domenica 8 ottobre. Ricordiamo che l’evento verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di AUTcamp, su quella di Neuropeculiar e sul canale YouTube di Neuropeculiar con gli stessi orari.

Programma AUTcamp 2023

Sabato 7 ottobre

10:00 Raffaele Santi
Le caratteristiche dell’autismo nell’arte

11:00 Barbara Centrone, Carmela Ferrara, Alice Scavarda, Luigi Gariglio
ADHD: tra consapevolezza, rivendicazione e identificazione

12:00 Giovanni Valeri
Uno sguardo critico all’epidemiologia della condizione autistica: epidemia di un “disturbo” o epidemia di “nuovi bisogni”?

12:50 Pausa pranzo

14:10 Elisa Costantino, Alice Tancredi
Il collettivo Mai Ultimə ad AUTcamp

15:10 Giorgio De Acutis, Alice Sodi, Roberto Mastropasqua 
La mediazione neuroculturale: uno strumento per la convivenza delle differenze

16:10 Pausa caffè

16:30 Giulia Russo
Esperienze di autodiagnosi tra epistemologia e politiche della cura

17:30 Giovanni Morandini e Michele Cosi
Stand-aut comedy

Domenica 8 ottobre

10:00 Alberto Bartoccini
Schiacciati dal mito di Gramsci: militanza e disabilità

11:00 Maura Gancitano
Per una filosofia della neurodiversità e delle neurodivergenze

12:00 Alessandro Monchietto e Tiziana Naimo
Pinguinanza

12:50 Chiusura AUTcamp

Sabato 7 ottobre

Raffaele Santi – Le caratteristiche dell’autismo nell’arte
Raffaele: Nato nel 1980 nella città del Torrazzo e del torrone da madre nata in Est Europa, cresce nel vortice di due culture, arrivando nei ’90 fagocitando anime ipercinetici e musica hardcore iperveloce. Dedica i suoi studi all’agrotecnica e all’agroalimentare, avendo la testa però sempre rivolta a futuri alternativi.Con l’acquisto della prima attrezzatura per computer music, azzecca qualche idea su disco e fa della musica un mestiere, girando l’Europa per festival e ameni parties Gabber. Dopo la diagnosi sui 40 anni, si presta al controllo qualità e ai diritti umani come interessi assorbenti, mentre porta in giro un delizioso dj set in vinile Lounge e Nujazz.
Abstract: Il progetto parte dalla mia esperienza di dj/producer/performer professionista, un’esperienza che mi ha portato in giro per il mondo e ha permesso di esibirmi nei migliori palchi del mio genere. Dopo la diagnosi, ragionando sulle esperienze della mia vita, mi sono accorto che tanti aspetti dello spettro hanno contribuito a rendere un semplice hobby un’occupazione vera e propria. Il (sopra)vivere un ambiente ferocemente dinamico e sociale da autistico, comprendendo le regole implicite di quel mondo, da un punto di vista però diverso. Punto di vista che si è rivelato vincente. Adattare però i live act alla mia persona percependo la mia non figaggine sullo stage. Elementi positivi e negativi che si bilanciavano, rendendo un sottile equilibrio la creatività nello spettro autstico.

Barbara Centrone, Carmela Ferrara, Alice Scavarda, Luigi Gariglio – “ADHD: tra consapevolezza, rivendicazione e identificazione”
Barbara: Attivista queer, disabile e neurodivergente, insegnante di sostegno, creatrice di Cose Molto ADHD. Quest’anno è cultrice della materia per Pedagogia Inclusiva e Disability Studies. Ha pubblicato sul tema delle retoriche discorsive della disabilità nell’immaginario e sulle rappresentazioni delle persone appartenenti a comunità marginalizzate nelle narrazioni mainstream. Attualmente sta conducendo una ricerca etnografica sul vissuto delle persone trans in Italia e una ricerca sul linguaggio utilizzato da un gruppo di docenti di sostegno per riferirsi a bambinə con i cosiddetti bisogni educativi speciali.
Carmela: Researcher queer e neurodivergente. Dottorandə in Mind, Gender and Language presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Sociologə e metodologə. I suoi studi sono principalmente nel campo dei queer studies. Ha pubblicato sul tema delle migrazioni forzate per motivi di identità sessuale. Attualmente sta conducendo una ricerca etnografica con le donne detenute nel carcere di Secondigliano.
Alice: Assegnista di ricerca presso l’Università di Torino, sociologə, membrə del gruppo Disability Studies Italy. Si occupa di disabilità e neurodivergenze da molti anni, con un approccio partecipativo. Gli altri interessi di ricerca sono la salute mentale, le dipendenze e i vaccini. Utilizza prevalentemente metodi creativi, nello specifico visuali e performativi. Ha coordinato con due colleghe un gruppo di ricerca internazionale che ha indagato gli effetti della pandemia sulle politiche di welfare dedicate alla disabilità.
Luigi: Professore di sociologia e di metodologia della ricerca sociale presso l’università di Torino e fotografo. Si occupa principalmente di malattia mentale, carcere, disabilità e neurodivergenze. Predilige gli approcci autoetnografici e collaborativi. Attualmente è PI in una ricerca su abilismo e inclusione di persone disabili e neurodivergenti che coinvolge sociologɜ e psicologɜ. è impegnato in un PRIN su salute mentale, coercizione e istituzioni totali.
Abstract: Si è deciso di condurre un’indagine esplorativa con e su delle persone adulte che si autoidentificano nella diagnosi di ADHD – a prescindere dall’ottenimento di una diagnosi formale. Attraverso un insieme di interviste non strutturate stiamo indagando le biografie dell’emergere della “consapevolezza ADHD” concentrando l’attenzione sulla genesi del processo e sui significati attribuiti dalle persone e sugli effetti nelle relazioni e interazioni in cui queste sono calate. Trasversalmente si intende indagare anche la dimensione comunitaria restituita dai social network e l’uso identitario e sociale dell’etichetta ADHD. La ricerca è in corso e quindi la presentazione si concentrerà su alcuni risultati preliminari delle interviste finora svolte.


Giovanni Valeri – “Uno sguardo critico all’epidemiologia della condizione autistica: epidemia di un “disturbo” o epidemia di “nuovi bisogni”?”
Giovanni: membro dell'”human spectrum”, medico neuropsichiatra, psicologo e psicoterapeuta responsabile della UOS Disturbi dello spettro autistico dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, da sempre attento ad accogliere una prospettiva che vada “oltre lo sguardo medico”.
Abstract: Il contributo è incentrato su una riflessione critica sui dati epidemiologici: anche l’ultima rilevazione del CDC statunitense, pubblicata nel 2023, ha evidenziato un ulteriore aumento della prevalenza: ora siamo a 1 individuo autistico su 36. Credo esista una necessità che non siano solo gli specialisti (epidemiologi) a discutere di dati che hanno un significativo valore anche a livello sociale e culturale. 

Elisa Costantino, Alice Tancredi – “Il collettivo MAI Ultimə ad AUTcamp”
Elisa: Classe 99′, da anni attivista antiabilista. Laureanda alla magistrale di Politiche e servizi sociali presso UniTo, nel 2021 scrive una tesi autoetnografica sulla Vita Indipendente. Da giugno 2022 fondatrice e referente del Collettivo MAI Ultimə, sua grande passione. Studiosa di disability studies.
Alice: Classe 2000′, una Graphic Designer prestata al mondo della sociologia. Laureanda alla magistrale di Comunicazione Pubblica e Politica, da tanti anni appassionata di comunicazione sociale e attivismo. Segretaria, ed ancor prima vice referente, di MAI Ultimə. Il suo nome da attivista? “Un Elfo Dislessico”.
Abstract: Nell’intervento verrà introdotto il collettivo universitario MAI Ultimə, il suo scopo e la sua nascita. Le due relatrici si presenteranno e parleranno del loro percorso di attivismo nei due diversi ambiti specifici (disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento) e le motivazioni che le hanno spinte ad essere rispettivamente referente e segreteria del collettivo. Verranno inoltre esposti alcuni progetti a cui il collettivo ha preso parte, spiegato come quest’ultimo opera e infine, verranno lasciate in eredità delle linee guida, idee e suggerimenti che potrebbero aiutare diversi enti, organizzazioni e realtà nell’obiettivo di rendere tutti i luoghi sempre più accessibili. Infine verrà lanciato un invito alle realtà locali per la nascita di un collettivo analogo a MAI Ultimə anche negli altri Atenei.


Giorgio De Acutis, Alice Sodi, Roberto Mastropasqua – “La mediazione neuroculturale: uno strumento per la convivenza delle differenze”
Giorgio: collaboratore area inclusione sociale, mediatore interculturale ed educatore professionale psico-pedagogico presso la Croce Rossa Italiana; 
Alice: fondatrice di Neuropeculiar APS, contribuisce alla diffusione del paradigma della neurodiversità, del modello sociale della disabilità, dei Disability Studies e Critical Autism Studies. Dedita all’approfondimento delle tematiche socio-culturali dell’autismo con uno sguardo intersezionale. Autrice del reader “Azione collettiva e singolarità nell’autismo: considerazioni etiche” incluso nel libro Almanacco TUPS 2022. Nuovi disturbi autistici, edito da LEM. Formatrice e persona autistica;
Roberto: Autistico, ideatore e organizzatore di AUTcamp: la non-conferenza delle differenze. Successivamente alla diagnosi si dedica all’approfondimento e la divulgazione delle tematiche socio-culturali dell’autismo attraverso gli strumenti delle scienze sociali, dei Disability Studies e dei Critical Autism Studies. Dedica particolare attenzione alle ricadute sociali e culturali del paradigma della Neurodiversità. Autore del reader “Io, neurodiversità e me” incluso nel libro Almanacco TUPS 2022. Nuovi disturbi autistici, edito da LEM.
Abstract: In relazione alle politiche di inclusione e agli approcci psicoeducativi, notiamo che gran parte del lavoro di supporto alla relazione tra persone caratterizzate da differenze reciproche significative, consiste attualmente nel tradurre la persona “non conforme”, sia a se stessa che agli altri, e nel tentativo di abilitarla a un comportamento relazionale conforme alle attese. A seguito di analisi e approfondimenti di studi afferenti alle scienze sociali nasce la proposta di affrontare le difficoltà relazionali nell’ottica di quella che definiamo mediazione neuroculturale: un supporto alla relazione tra persone caratterizzate da consistenti differenze reciproche, che si ponga in modo simmetrico rispetto alle parti, con l’obiettivo di dare a entrambe strumenti di autoconsapevolezza e di consapevolezza della varietà dei “tipi umani”.


Giulia Russo – “Esperienze di autodiagnosi tra epistemologia e politiche della cura”
Giulia: neolaureata in Logica, Filosofia e Storia della Scienza, PhD student.
Abstract: Questo intervento si propone di interrogare il tema dell’autodiagnosi psichiatrica. Tale concetto si estende a tutti i processi ed esperienze di auto-posizionamento all’interno di una categoria diagnostica (ufficiale o meno), nonché alle “classi” stesse scelte per l’identificazione. In particolare, si vuole fare riferimento a una collezione di problemi che riguardano la validità di questa pratica, la quale – oltre ad avere a che fare con lo statuto epistemologico della disciplina psichiatrica – ne rimette in discussione i ruoli di potere nelle dinamiche sociali. L’individuo autodiagnosticato infatti si collocherebbe fuori dalle dicotomie sano-malato (o normale-patologico), in quanto la sua esperienza troverebbe risposta nella patologizzazione del comportamento – o meglio, nell’iscrizione dell’atipia (Valtellina, 2016) all’interno di un paradigma che però viene rifiutato. Egli si muoverebbe “liberamente” entro i confini del paradigma medico-psichiatrico, pur respingendone le principali caratteristiche (cosa che lo porterebbe a rifiutare in qualche modo la diagnosi stessa).


Giovanni Morandini, Michele Cosi – “Stand-Aut comedy”
Giovanni: classe 1991, attore, sceneggiatore e autore radiofonico, nel tempo libero insegna anche italiano e storia a scuola. Ha collaborato con Radio Ca’ Foscari, la web radio dell’università di Venezia, con Jukebox Letterario, programma di letteratura ironico e paradossale. Per Radio 3 Rai ha realizzato l’audiodocumentario Alias cronache dal pianeta Asperger, finalista al Prix Italia, da cui ha tratto poi l’omonimo spettacolo teatrale, in cui racconta l’autismo al di là di semplificazioni e stereotipi. Ha scritto e recitato anche “Due di picche letterari”, “Un turco a Venezia” e “A spasso con Dante”, per il settecentenario del sommo poeta, suo “interesse speciale” fin dall’infanzia. 
Michele: classe 1992, musicista, compositore e rapper, collabora artisticamente con Giovanni fin dai primi anni di università, e ha partecipato alla realizzazione e alla messa in scena di tutti gli spettacoli teatrali. Psicologo e psicoterapeuta, dal punto di vista clinico si occupa da anni dell’autismo, oltre che di psicologia dello sport.
Abstract: L’autore e interprete Giovanni Morandini racconta la propria esperienza personale, animando alcuni episodi in modo ironico e a volte estremizzato e offrendo uno sguardo paradossale ed esilarante sulla realtà. Le sue vicissitudini e difficoltà vengono rielaborate in chiave comica, in modo che il pubblico possa riconoscersi e identificarsi.


Domenica 8 ottobre

Alberto Bartoccini – “Schiacciati dal mito di Gramsci: militanza e disabilità”
Alberto: neolaureato magistrale in Logica, Filosofia e Storia della Scienza all’Università di Firenze, dottorando in Scienze economiche presso le Università della Toscana; militante altalenante.
Abstract: Propongo di discutere, a partire dall’esperienza personale, alcune problematiche di accesso e gratificazione di menti e corpi non conformi nell’ambito di una attività militante non incentrata sulla propria condizione di disabilità. Il genere di attivismo in esame è quello legato alle pratiche del mondo studentesco di sinistra, con il loro portato ritualistico e le loro specifiche regole – formali e informali – di interazione sociale. Questi spazi, che idealmente si propongono di essere inclusivi, tendono invece ad essere poco attraversabili da persone disabili, almeno quando queste disabilità confliggono con le loro comuni istituzioni. Il paradigma del militante è quello di un supereroe, di un intellettuale organico sapiente e instancabile, un modello con il quale anche persone abili in un senso tradizionale difficilmente possono stare al passo, e che genera un forte senso di inadeguatezza.


Maura Gancitano – “Per una filosofia della neurodiversità e delle neurodivergenze”
Maura: filosofa, scrittrice e fondatrice di Tlon, scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. Il suoi ultimi libri sono “Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo” (HarperCollins 2023) e “Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza” (Einaudi 2022).
Abstract: In passato la filosofia ha spesso ignorato l’autismo o considerato le persone autistiche come persone non funzionanti, usandole al massimo come caso-limite in filosofia morale, etica o politica. Eppure, negli ultimi cinquant’anni la filosofia ha elaborato idee e concetti che possono essere estesi al dibattito sull’autismo (per esempio l’opera di Michel Foucault e tutta la letteratura sulle identità queer) e favorire una nuova ermeneutica. Oggi la comunità autistica fa sentire la propria voce e rivendica la propria presenza nella società, e dunque questo non può non portare chi fa filosofia a accompagnare e facilitare questo processo sociale. Per questa ragione, è importante elaborare una filosofia della neurodiversità e delle neurodivergenze, che possa essere utile sia alla filosofia stessa, sia a tutti gli ambiti di studio sull’autismo, ma soprattutto in modo concreto alla società per cambiare la propria visione stigmatizzante sulle persone autistiche.


Alessandro Monchietto, Tiziana Naimo – “Pinguinanza”
Alessandro: dottorando in Pedagogia speciale presso l’Università di Torino, si occupa di formazione degli insegnanti, inclusione scolastica ed esercizio dei diritti di cittadinanza.
Tiziana: Persona autistica, grafica e illustratrice. Fa parte del direttivo di Neuropeculiar con la carica di consigliere, partecipando alla strutturazione ed erogazione di diversi progetti tra i quali: “l’Autismo risponde”, “Talenti Latenti” “AUTentici”, “Disturbi Autistici”, “Educare i bambini alla neurodiversità” e altri. Fonda nel 2019 il blog “Bradipi in Antartide” vincitore del premio RESTART 2020, con il quale parla dei temi legati ad autismo e diversità, con video, infografiche e fumetti. Nel 2022 pubblica “Qualcuno che mi somigli” all’interno della raccolta a cura di Neuropeculiar APS “Almanacco TUPS 2022”, del quale realizza anche la copertina. Speaker all’Università di Palermo per il Master Autismo nel 2019, nel 2021 e 2022 al corso di Pedagogia Speciale della professoressa Francesca Pedone e sempre nel 2022 al convegno “L’Inclusione tra mito e realtà”. Formatrice presso il corso di formazione rivolta agli specializzandi sul sostegno didattico a.a. 2022/2023 Uniroma3, Dipartimento di Scienze della Formazione e presso il corso di aggiornamento e formazione professionale “ESPERTO/A NEI PROCESSI DI INCLUSIONE SCOLASTICA” a.a. 2022-2023.
Abstract: Gli ultimi decenni hanno visto un cambiamento profondo nel rapporto tra il mondo della ricerca e la comunicazione dei risultati scientifici ai non addetti ai lavori. Mentre in passato il trasferimento del sapere scientifico era filtrato e circoscritto a contesti specifici, nella società odierna chiunque può accedere facilmente e in modo immediato a illimitate fonti di informazione, più o meno rigorose. In questo contesto, così fluido e diretto, i ricercatori non possono sottrarsi alla necessità di comunicare in prima persona e in maniera efficace il contenuto della propria ricerca, anche attraverso l’utilizzo di diversi canali comunicativi e registri spesso distanti dal rigore del linguaggio scientifico. Grazie al progetto FI(na)LMENTE (una iniziativa nata dalla collaborazione tra CinemAmbiente, il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino e l’Associazione InTo Brain), nella primavera 2023 quindici dottorandi e dottorande dell’Università di Torino hanno partecipato a un corso intensivo di formazione curato dalla Zenit Arti Audiovisive. Qui hanno appreso le basi del visual storytelling e del filmmaking, sviluppando competenze creative e tecniche che sono state applicate alla divulgazione scientifica. Affiancati da registi esperti, i partecipanti hanno lavorato in squadra per produrre tre cortometraggi legati alle loro aree di ricerca. Il cortometraggio che verrà presentato è frutto del lavoro che Tiziana Naimo ha realizzato in collaborazione con un team di giovani ricercatori, a partire da una proposta di Alessandro Monchietto.

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